Fabrizio Valli - 21-09-2011
L'Unione Europea è disegnata per portare avanti politiche neoliberiste.
Per soddisfare i parametri prima di Maastricht e poi del patto di stabilità e crescita gli stati sono costretti a politiche economiche restrittive (privatizzazioni, tagli all'occupazione ed allo stato sociale) per ottenere gli avanzi di cassa necessari (è il patto stesso che indica la necessità di avere bilanci prossimi al pareggio o positivi).
Quello che possiamo fare è partire dai bisogni delle persone e dall'ambiente, ribaltando l'ordine delle priorità e delle compatibilità. Su questo il livello nazionale non è sufficiente, abbiamo bisogno di rilanciare la lotta per un'altra Europa, a partire dalla costruzione di movimenti europei che si battano contro le politiche di massacro sociale che la UE sta mettendo in campo. Emerge una sempre maggiore incompatibilità tra profitti da una parte e soddisfacimento dei bisogni delle persone, della necessità di una vita dignitosa, della tutela dell'ambiente dall'altra.
Per soddisfare i parametri prima di Maastricht e poi del patto di stabilità e crescita gli stati sono costretti a politiche economiche restrittive (privatizzazioni, tagli all'occupazione ed allo stato sociale) per ottenere gli avanzi di cassa necessari (è il patto stesso che indica la necessità di avere bilanci prossimi al pareggio o positivi).
Quello che possiamo fare è partire dai bisogni delle persone e dall'ambiente, ribaltando l'ordine delle priorità e delle compatibilità. Su questo il livello nazionale non è sufficiente, abbiamo bisogno di rilanciare la lotta per un'altra Europa, a partire dalla costruzione di movimenti europei che si battano contro le politiche di massacro sociale che la UE sta mettendo in campo. Emerge una sempre maggiore incompatibilità tra profitti da una parte e soddisfacimento dei bisogni delle persone, della necessità di una vita dignitosa, della tutela dell'ambiente dall'altra.